L’Italia nella seconda metà del Settecento è la capitale della musica, dove arrivano artisti e compositori da tutta Europa in cerca di successo nei teatri famosi. L’artista più celebre del momento è il figlio di un mugnaio boemo di Praga, Josef Mysliveček, detto "Il Boemo" per via del suo cognome ceco quasi impossibile da pronunciare in italiano. Compone numerose opere serie, oratori, oltre a sinfonie, concerti, e musica da camera, ottenendo un successo straordinario nel mondo dell’Opera, sognato anche dal suo giovane amico e ammiratore Wolfgang Amadeus Mozart. Mysliveček compone per i cantanti più acclamati dell'epoca, tra cui Caterina Gabrielli, Luigi Marchesi, Anton Raaff, Lucrezia Aguiari, e altri.