"Bestiari, Erbari, Lapidari" è un film documentario diretto da Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, noto per il suo approccio contemplativo e il focus sulla relazione tra l'uomo e la natura.
La pellicola si articola intorno ai temi della biodiversità e della custodia dei patrimoni naturali. Attraverso un viaggio visivo, il film esplora vari ecosistemi, mettendo in luce le creature viventi e le piante che popolano il nostro mondo, e riflette sulla responsabilità che gli esseri umani hanno nei confronti di queste forme di vita.
Con un linguaggio cinematografico che combina osservazione diretta e poesia visiva, "Bestiari, Erbari, Lapidari" invita lo spettatore a riflettere non solo sulla bellezza della natura, ma anche sulle minacce che essa affronta a causa delle azioni umane. Il film si distingue per la sua atmosfera contemplativa e l'attenzione ai dettagli, creando un'esperienza immersiva e di profonda connessione tra il pubblico e il mondo naturale.
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