L'uomo che disegnò Dio, film diretto da Franco Nero, racconta la storia di Emanuele (Franco Nero), un artista anziano, molto solitario e non vedente, che insegna ritrattistica a carboncino nelle scuole serali e che ha una grande capacità poco nota. Nonostante sia cieco, Emanuele è in grado di ritrarre chiunque, semplicemente ascoltandone la voce. Le uniche persone a conoscenza di questa sua dote sono Pola (Stefania Rocca), la sua assistente sociale, e i suoi studenti.
La sua vita tranquilla e serena viene sconvolta dall'arrivo di due immigrate africane, Maria (Wehazit Efrem Abrham) e la figlia Iaia (Isabel Ciammaglichella), che vanno a vivere da lui in cambio di aiuto con la casa. Mentre sta facendo un ritratto a Iaia, la ragazza registra tutto con lo smartphone e carica online il video di Emanuele che la ritrae. In breve tempo l'anziano artista diventa subito virale e viene contatto da molti curiosi e dalle enti televisive, in particolare dallo show "Talent Circus", un programma della Tv-junk mirato a fare audience sfruttando e mostrando le persone dotate di particolari doti.