Janis, una fotografa madrilena prossima ai quarant'anni, incontra il fascinoso antropologo forense Arturo, e gli propone di scavare nel sito di una fossa comune dove potrebbe essere stato seppellito il suo bisnonno, desaparecido all'epoca della guerra civile spagnola. I due finiscono per intrattenere una relazione, in seguito alla quale Janis rimane incinta. Arturo, sposato e con una moglie malata di cancro, chiede a Janis di abortire, ma lei decide di interrompere la loro relazione per poter tenere il bambino.
Giunta al termine della gravidanza, Janis viene ricoverata in ospedale per partorire e divide la camera con Ana, una minorenne rimasta incinta in seguito a un torbido caso di revenge porn. La ragazza, che ha alle spalle un rapporto molto teso coi propri genitori, si affeziona presto a Janis e le due diventano amiche. Nello stesso giorno, Ana dà alla luce sua figlia Anita e Janis la piccola Cecilia; a causa di alcune lievi complicazioni entrambe le bambine vengono tenute in osservazione prima di essere date alle rispettive madri. Janis e Ana si scambieranno i contatti, proponendosi di rivedersi presto.
Tempo dopo, Arturo chiede a Janis di vedere sua figlia e lei acconsente; tuttavia, nel vedere la bambina, l'uomo nega che ella possa essere davvero sua figlia, poiché non gli somiglia. Per fugare ogni dubbio, Janis si sottopone assieme a Cecilia a un test del DNA, dal quale ottiene una verità sconcertante: la bambina non è sua figlia. Sospettando che la sua vera figlia possa essere stata scambiata con quella di Ana, Janis prova a contattare la sua amica ma poi, spaventata da ciò che questo potrebbe implicare, decide di lasciar perdere e cambia addirittura numero di telefono per poter tenere nascosta la verità sia alla ragazza che ad Arturo.
Passa qualche mese. Janis ritrova per caso Ana, che è andata via da casa e tenta di sbarcare il lunario con dei lavori occasionali. La ragazza le rivela che Anita è morta a causa della SIDS, e la notizia sconvolge Janis, la quale decide quindi di accogliere in casa sua Ana, in qualità di baby-sitter di Cecilia. Con una scusa, riesce a sottoporre anche la ragazza al test del DNA, dal quale emerge che Ana e Cecilia sono madre e figlia: le bambine sono state scambiate all'ospedale quando sono state riconsegnate alle madri dopo il periodo di osservazione. Janis decide di tenere nascosta la verità a Ana, temendo che possa portarle via la figlia che lei ha cresciuto. Tra Ana e Janis, intanto, nasce l'amore, e le due donne diventano una coppia.
Tempo dopo ritorna Arturo, portando alcune notizie: ha infatti ottenuto il permesso di scavare la fossa comune indicatagli da Janis; inoltre, in seguito alla guarigione di sua moglie, l'uomo le ha detto di Janis e della figlia da lei avuta, e i due hanno avviato le pratiche del divorzio. Questo destabilizza Janis e rende Ana gelosa: le due hanno uno spiacevole confronto durante il quale emerge la loro differenza d'età e di visione, in particolare per quello che riguarda il triste passato della Spagna, di cui Ana è assolutamente all'oscuro. Janis comprende allora che sia il momento di rivelarle la verità su Cecilia: quando Ana apprende la notizia che la sua vera figlia è ancora viva e che a morire è stata la figlia di Janis, accusa la donna di averla ingannata e torna a stare da sua madre, portandosi via la bambina e lasciando Janis disperata.
Janis si riavvicina ad Arturo, al quale spiega tutta la verità. In seguito, i due lavorano al reperimento di notizie circa i desaparecidos della fossa comune, per permettere l'identificazione dei resti che vi verranno trovati. Janis si riconcilia anche con Ana, che crescerà la sua figlia biologica senza però impedire che la madre putativa la veda; anche Janis rimane nuovamente incinta di Arturo, e il nascituro sarà considerato un vero e proprio fratello per Cecilia/Anita, in una grande famiglia allargata. Durante lo scavo della fossa comune vengono ritrovati i resti di molte persone, tra cui quelli del bisnonno di Janis: questa, assieme a Ana e alle donne del suo villaggio natale, si reca dunque a rendere omaggio ai defunti.