Roy è un ragazzo italoamericano che, dopo la morte della madre, vive con il padre e la sorellina in un campeggio per roulotte e cerca di ottenere una borsa di studio per il college attraverso l'abilità come nuotatore. Viviane è una ragazza di buona famiglia fidanzata con il bravo ragazzo Steve: la sua vita è "serena ma non felice" e le persone che la circondano non sono esattamente quello che dicono di essere. È solo questione di tempo perché Roy e Viv scoprano la reciproca attrazione: ma le rispettive fragilità renderanno difficile lo sviluppo di una relazione fra particelle che non sanno ancora di essere complementari.
La storia è quella del bad boy tatuato dalla testa ai piedi che invece è un cuore di panna e la ragazza che sembra avere tutto e invece è circondata dalle menzogne; lui che non crede in se stesso e nasconde un senso di colpa collegato anche allo sport che pratica, e sabota continuamente le sue chance di vincere e di essere felice; lei che cerca di resistere al fascino pericoloso del ragazzo sconveniente e si arrocca su una comoda vita di facciata e apparenze.
Il tutto raccontato con inquadrature sapientemente sfocate e colori al neon postmoderni, recitato in modo elementare attraverso dialoghi scolastici, una serie di implausibilità e di cliché molto già visti su grandi e piccoli schermi.
Non bastano la bella mano di regia di Amoruso e le sue inquadrature a volo d'uccello, così come non bastano l'avvenenza e la simpatia di Bella Thorne e Benjamin Mascolo per rendere credibile e appassionante questa storia troppo telefonata. Questo tipo di romance dovrebbe essere character driven ma qui, grazie a una sceneggiatura davvero scarna, Bella e Ben mancano di sale, e la superficialità con cui è gestita la narrazione fatica a suscitare quell'immedesimazione indispensabile per decretare il successo anche fra i fan meno esigenti.