La Grande Guerra del Salento, film diretto da Marco Pollini, è ambientato tra il 1948 e il 1949, periodo in cui avviene un evento tragico: Antonio, un ragazzo di Supersano, in provincia di Lecce, muore a causa degli scontri nati dopo la partita di calcio, tenuta tra le squadre di Ruffano e Supersano. È così che Antonio è diventato il primo tifoso italiano di calcio - e purtroppo non l'ultimo - a rimettere la sua vita mentre guardava una partita.
Ma quella del giovane di Supersano non è l'unica storia a essere raccontata in questo film, infatti parallelamente vengono seguite le vicende di Ernesto (Marco Leonardi), un imprenditore agricolo che presiedeva la squadra del paese, in rivalità con Don Alfredo (Paolo De Vita), il presidente del Ruffano, nonché ex generale fascista.