Viene raccontata la storia di un gruppo di pazienti psichiatrici provenienti da diversi dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, uniti da un sogno: quello di partecipare ai mondiali di calcio a 5 per pazienti psichiatrici.
Lo psichiatra Saverio Lulli coinvolge sua figlia Alba, che si occupa dei social, e l'allenatore Vittorio Zaccardi, vedovo e dipendente dal gioco d’azzardo, che guiderà il gruppo di pazienti. L'obiettivo per ognuno di essi sarà quello di riuscire ad entrare nella rosa finale dei 12 giocatori che parteciperanno al ritiro e, successivamente, al campionato mondiale.
Per sostenere la partecipazione alla competizione, Lulli ipoteca la sua casa: Luca De Metris, pur stimandolo, gli nega il finanziamento perché crede che un impegno del genere possa solo aumentare lo stress nei pazienti. Tuttavia la Federazione Italiana Gioco Calcio, nella persona del presidente Gabriele Gravina, gli dà fiducia fornendo alla squadra le maglie ufficiali della Nazionale.
Al torneo, dopo la sconfitta con il Brasile, arrivano due vittorie contro Perù e Francia e una sconfitta in semifinale contro il Giappone. Dopo questa partita, Fabione, che ha sbagliato ben due rigori, dà di matto e viene fermato da due poliziotti in un bar; il ragazzo viene ricoverato nel reparto del dottor De Metris e Saverio si vede costretto a dare spiegazioni alla commissione disciplinare.
Nel frattempo è in corso la finale per il 3°-4° posto contro la Germania che la squadra di Zaccardi vince per 2-1 e Lulli, che è arrivato a partita in corso e ha ottenuto il finanziamento da De Metris evitando di ipotecare casa sua, viene portato in trionfo.